domenica 18 settembre 2011

Visione

Lungo il sentiero fra aspre montagne
mi elevai verso il cielo
amato da nubi,
nella mia giovinezza gioioso
e furente di speranze lontane.
Ah, la freschezza dei venti planava
su di me come un manto
di vita possente intessuto.
Avuto m’ebbi dal Fato
la visione radiosa e sublime
oltre le vette ed oltre gli orizzonti
ed oltre i ponti più arditi
a mondi remoti.
Travolto ne fui e trafitto
da nostalgia immensa,
e triste tornai nel volto
muto ed immoto.



Marcia funebre di Sigfrido

Rosso corsiero ebbro, nari e le fauci
aperte all’ultimo soffio, esali.
Il fuoco nell’ombra anela, lacero
manto di notte. Tuona, ascolta,
tuona.
           O abisso, nel gorgo innalzi
l’ultimo soffio marino, folgora
l’aere torbido, cupo di corno
ansimo echeggia; tu muovi oltre
la montagna.
                      Occhio vitreo scintilla;
ecco, io vedo sopra mille lame,
vedo Sigfrido.
                        A che turbine ululi ?
“ Un nitrito, odo un nitrito lontano.”
Coraggio innanzi alla morte !        


http://youtu.be/L8wHteSOwW4

sabato 3 settembre 2011

Vanitas

“… I folli
scrutano oltre,
spregiano ciò che hanno,
e le loro speranze senza termine
danno la caccia al vuoto.”

Pindaro






Vago ricordo del passato, tristi
speranze nel vano sogno nutrite,
orbato amante d’amato inganno,
ora ti scorgo appena, indietro,
e come tra nebbia o le lacrime
m’appari velato. Oh, il fiato
sul vetro dello specchio si dirada,
che ingenuo mi ritrasse e di brama
puro, o cara anima. Ora, invece,
lurido sono di delusione
e per cupida rabbia, come sabbia
nella clessidra scorre e si perde
la vita. Chi sei tu ormai ? Che sono
le vaghe immagini d’un tempo ? Forse
un sogno, una realtà ? E se nato
fossi or ora, lo stesso non sarebbe ?
Ahimé, la speranza, il desiderio
innanzi mi traggono, né le rughe
sembra che scorgano ed i bianchi
capelli che loro incontro avanzano
come a battaglia. Ah, anche in punto
di morte spererò tuttavia,
per quale sorte ?