Forse la pace della Natura universa
non vede l’uomo nel cielo, non vede
nel respiro del mare, non ode nell’ombra
delle selve sonore e il cuore è colmo
di tempesta. S’arresta allora la vita,
l’animo incupisce, sorgono le tenebre
dell’odio, l’occhio non più s’apre
alla luce, non scorge più di notte
le stelle. Dov’è la via, dove
degli avi l’antico sentiero ? Ecco
buio intorno, non lume s’avverte
lontano, sospira la selva di lamenti.
Il dolore ci assale e in vano errare
disperatamente. Ma poco basta
alla vita e quando all’alba s’irradia
un sorriso sulle acque serene e i monti,
ti consola una rinata fede e il coro
suadente delle creature arboree e il soffio
dei venti canori tra i mormoranti rami.
Allora tace il tumulto e il volto
in alto s’erge e gli occhi attendono,
finché giù dalle cime e dai tetti
lente calano silenti le ombre.
Nessun commento:
Posta un commento