domenica 7 dicembre 2025

Sogno d’arte

 


Ora ti specchi tu nel vago argento

vana effigie che brami la bellezza,

e se una rete d’oro è un portento

per ombre che dispensano ricchezza,


non disperdere ora il tuo colore,

esso è luce che a musiche risuona

e nel petto lo strumento è il cuore,

che nel fiume di luce s’abbandona.


Così concedi donna il dolce amore

quando il giardino è ancora nell’estate,

quando profuma intenso il fresco fiore


nato da rosse immagini chiomate.

Tu non sai, certo l’Amore è ignoto,

com’è riflesso d’un astro remoto.