Quale un’ombra in solitaria valle
erra notturna e perduto ha il cuore,
senza memoria in un cieco terrore
fugge il futuro incombente alle spalle,
tale son io senza onore e gloria,
uno che in alto guarda la vetta
tra l’azzurro immensa, dove saetta
il biondo arciere nella sua vittoria.
Oh, l’ardua ascesa alla montagna !
Un sogno quasi, nell’aria pura
tra i cori arditi ed aspri dei corvi,
ora è per me, che di lacrime bagna
il triste addio, come l’occaso oscura
la terra e ne copre gli occhi torvi.
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