Chi non vide mai l'alte nubi
una sull'altra nell'oceano del cielo,
vele della nostra navicella di sogni,
o dalle vette innalzato sui monti
quasi su schiene di giganti,
o sulle infinite pianure del mare,
mai non ebbe il dono delle Muse,
né il rapimento, né l'amore divino.
Ma tu, o amico, abbraccia il tuo genio,
quanto è in te di più nobile,
poiché, tu non sai ancora, in verità
sei quell'angelo che brilla
tra le nubi rosate, ed apre,
candido cigno, le sue limpide ali
verso l'eterno Olimpo.
Nessun commento:
Posta un commento