Come nel primo giorno anelo
all’attimo fuggente, e il respiro
d’ali è un frullo al limpido cielo,
che si perde lontano ovunque miro.
Come nel primo giorno la mente
s’immerge nel bel sogno della vita
e l’anima mia canta irretita
nel vorticoso fiume risplendente.
E invano come sempre di sentire
il solare tepore si rallegra,
presente sempre e caldo nel morire
dell’ora breve, ch’è frigida ed egra
per l’occhio suo, avido e ferito
nel rimembrare il remoto Infinito.
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