Ascolta.
Piena di canti è l'aria,
sul
mare plana l'ala della luce,
tra
la veste dei fiori alita varia
la
speranza dei venti e i sensi induce
all'attesa.
Colma gli occhi di gioia,
sciame
d'api la vita si svela,
crinita
nel cielo danza la vela
di
nubi ignare di sosta e di noia.
Non
senti ora nel cuore pulsare
una
felicità profonda e nuova
una
musica lieta arpeggiare
di
dei ? Sono essi i padri alla prova
del
figlio e vengono su dalla terra,
mentre
all'etere vasto risuona
una
voce che le tombe disserra :
“O
figlio, non c'è mortale persona
che
il nostro sussurro non oda.” Ascolta,
ascolta;
lieve rumore risale
dall'aroma
del vento sulla folta
folla
di canne al sapore del sale
e
profuma d'anime l'aria, china
la
messe dell'erbe selvagge freme
e
adora, l'ulivo argenteo insieme
vibra
e trema di luce più fina.
Abbraccia
ancora l'anima vagante
d'un
ignoto dio. Il fiore dell'istante
è
il frutto della vita. Quante ancora
erbe
nutrirà la terra e allora,
quando
il vento scuoterà le biade
e
le canne canore alle contrade
vagheranno
del sogno, quante ancora
vite
vivranno all'eterna aurora !
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