Un tempo sovrastavano bianche nubi
dal sole irradiate
un mondo di dei.
Le rupi scintillavano
e lontano nel vento echeggiava
il gracchio dei corvi.
Le ombre delle nubi
ci avvolgevano.
Ma fulgidi di luce
alitavamo la nostra giovinezza.
Guarda come limpida l'acqua
abbraccia le rocce sul mare,
i pesci ci seguono nel nuoto
incuriositi come da strani pesci.
Non siamo forse io e te
un mito ? E tu sei certo
una sirena.
Come un eterno ragazzo
sento che la vita è semplice
e meravigliosa.
Non era così quando ero un ragazzo
e guardavo ammirato il mare,
ed ero un dio ?
Non è così ora che contemplo
il tuo viso nel ricordo,
il bellissimo viso
di principessina severa,
immobile come una dama egizia ?
Questi sono momenti in cui la vita
si rivela in tutta la sua potenza.
Guarda attraverso il riverbero delle acque
come trema il sogno del tuo amore,
avvolta dai baci della luce.
Quasi un'onda il tuo corpo
si posava sulle dune
come nel fondo del mare
e la mia ombra palpitava
nella luce di smeraldo.
Mormorava il mare sul lido
con un ansito rauco
e il tramonto si annunciava
insanguinando le piane equoree e i colli.
Tu eri, mio sogno silente,
viva e presente
ed annunciavi con gli occhi
la visione,
prima che svanisse nella notte.
Il tuo canto allora sarebbe sorto
sovra le onde agitate dalla luna,
una profezia avrebbe illuminato
le stelle.
I giunchi alla foce del torrente
fremono testimoni
di quell'attesa.
Quali parole risonarono nella sera,
una dolce musica ?
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