lunedì 18 maggio 2020

A Ezio Bosso


Quale l'annuncio, si erge il volere,
attraverso i mondi, oltre le nubi,
sopra la chiusa valle dei mortali.
Sulle vette delle alte montagne
vennero gli dei, un tempo, agli uomini.
Ma bussa alla tua porta il destino,
e ti volgi, ora, e lo guardi.
Non il manto della morte avvolge
la luce che risplende fra le tenebre,
sorge in alto la fiamma dell'Amore.
Spirito puro avanza verso il cielo !
Nato fra gli dei, chi conosce ostacoli ?
Leva dal caos il turbine, espandi
ora il sogno dal flauto dei pastori,
dal cuore palpitante s'alzeranno
i flutti di radiosi suoni
e sfoceranno all'immenso mare
dell'aurora ! Là sovra assolati
monti maestose volano le aquile,
votate al cielo; come la luna
sulle acque si mira, lieve per le ombre
dell'onde arboree scivola il cigno;
tu più in alto del falco sulla vetta,
oltre le nebbie della valle, posi,
fuoco possente, luce meridiana,
inno che solo nell'eterno echeggia.
Nelle anime più grandi arde il sole,
l'anima dell'uomo è folgorata
dalla fiamma dell'anima. Sul mare
immenso sorge la montagna erta
dell'essere, ed intorno le vite
gloriose volitano con ampie
candide ali in ampi giri alla vetta,
di nuovi alati giorni messaggeri
e ai mortali monito. Solleva
dal caos il turbine, risorga ancora
il sogno dal flauto dei pastori,
a te in amicizia rapito il volto
appresserà lo spirito dell'uomo,
in te specchierà il suo migliore aspetto.
Come canute onde crollano i venti
tumultuose, s'agita nel cuore
il pensiero e s'affanna all'opprimente
dubbio, della sorte che attende ignaro.
Ma il destino bussò alla tua porta.
E ti volgi, ora, e tu guardi.

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