Nel plenilunio
aureolata divina
dal disco d’ambra
siede la donna
sul trono fulgido,
sopra le acque
mormoranti del mare.
Risuona dai monti
lontani il canto
luminoso delle stelle.
Il vento ansima
leggiadro alle fronde,
curvandosi amante.
Dormono gli alati
cullati dai nidi
e fremono le foglie
dei vecchi arborei
al rimpianto dell’amata.
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