venerdì 20 agosto 2021

Al sogno

 


Sul ciglio del sentiero ad aspettarmi

riposavi coricata nell'erba, immersa

in un sogno di fate.

Ma non era più l'aurora, non era

più il tramonto. Era un tempo

senza tempo, ormai. Era il crepuscolo

di ogni felicità, di ogni speranza.

Giacevi nella tua bellezza, sorridendo.

Ora dov'è il sorriso ? Un'incerta

luce nella memoria a me ne reca

un'ombra. E il fantasma del desiderio

piange l'antica visione, perduta.






domenica 1 agosto 2021

Pigmalione

 

Sognai un amore lontano

nel vano ricordo di giorni perduti,

oltre le soglie degli istanti

vissuti nell'ardore effimero della speranza.

Sostanza del desiderio eri tu,

mia bella, dietro il velo

delle parole scolpite nell'etere.

Tu ora che fai ? Forse mi pensi

con indulgenza o forse con sufficienza,

chiusa nella torre d'avorio.

Porre il primo passo è difficile

in una terra incognita, vagano

insidiosi felini.

Come una ninfa sul confine

della selva, trascorre tra luci

ed ombre nella fosca pineta

la tua forma di seducente musica,

o forma della donna, fonte dell'arte,

tu sola causa del mio anelito !

Non altro sei tu che l'essenza del sogno,

non altro. La tua comune esistenza

non mi tocca, non è nulla per me.

Sei bellissima ai miei occhi

ed io ti creo. Il resto non mi riguarda

e non m'importa. Il tuo cianciare continuo

m'infastidisce. Ma eccoti ferma, rimani,

ecco, così. La tua bellezza

è la bellezza del mondo.

L'inclita voce dei cantori ti celebra

e la mia fantasia ti foggia

e t'insinua il brivido della vita.

Vita, sei tu il terribile segreto ?

Sei tu l'istante che esalta e risuona

nell'eternità ? La mia mano

si poserà su di te, t'infonderà

l'armonia dell'amore. Ti renderà

feconda di gioie ineffabili,

madre di sensi sublimi.

Che aspetti ? Vieni a me

e sorgi da questa oscurità che t'avvolge

e risplendi della luce che ti dono !

Io colgo

la tua anima ! E il tuo corpo

è il giardino dei miei pensieri,

che si schiudono ai desideri alati.

Come aurora s'adagia sul mare,

così il raggio traspare fra le tue membra

diafane, lucide quale avorio.

Ti ho plasmato, tremando.

E tu eserciterai il fascino

sopra la vita dei mortali

come incendio notturno o stella

brillante nel baratro dei cieli,

il tuo occhio, un abisso, insondabile !

Ma ora ti nascondi nel palpito

della tua ombra e non ti sveli

al mio sguardo che ti cerca

invano. Mi sfuggi e solo

il desiderio mi resta; tu m'appari

nella bellezza della statua, muta.