sabato 13 agosto 2022

Psiche

 


Psiche, ti sei cullata allora

nella luce di un pomeriggio caldo,

tra il lene dondolio dei rami

degli aranci odorosi,

non sentivi ancora

l'incenso, non scorgevi dondolii

di turiboli,

ma ingenua e lieta sognavi

le promesse dei giorni.

E al respiro del mare

tu anche respiravi,

nel moto alterno era

un'onda il diaframma,

il diaframma un'onda,

e tu eri nel tutto

e ogni cosa era in te.

Beata nel grembo del vivente

eri parte del tutto, ma

il tutto era una parte

ed oltre non vedevi.

Da dove vieni dunque ? Chi sei ?

Sei una dea o una mortale ?

Quali ombre di pesci sovra

la posidonia nell'acqua vibrante di luce,

tremola l'incanto di un sogno lontano,

lontano, prima del cosciente risveglio

nel chiarore di un'alba.


Melodia

 


Un tempo sovrastavano bianche nubi

dal sole irradiate

un mondo di dei.


Le rupi scintillavano

e lontano nel vento echeggiava

il gracchio dei corvi.

Le ombre delle nubi

ci avvolgevano.

Ma fulgidi di luce

alitavamo la nostra giovinezza.


Guarda come limpida l'acqua

abbraccia le rocce sul mare,

i pesci ci seguono nel nuoto

incuriositi come da strani pesci.

Non siamo forse io e te

un mito ? E tu sei certo

una sirena.


Come un eterno ragazzo

sento che la vita è semplice

e meravigliosa.

Non era così quando ero un ragazzo

e guardavo ammirato il mare,

ed ero un dio ?

Non è così ora che contemplo

il tuo viso nel ricordo,

il bellissimo viso

di principessina severa,

immobile come una dama egizia ?

Questi sono momenti in cui la vita

si rivela in tutta la sua potenza.


Guarda attraverso il riverbero delle acque

come trema il sogno del tuo amore,

avvolta dai baci della luce.

Quasi un'onda il tuo corpo

si posava sulle dune

come nel fondo del mare

e la mia ombra palpitava

nella luce di smeraldo.

Mormorava il mare sul lido

con un ansito rauco

e il tramonto si annunciava

insanguinando le piane equoree e i colli.

Tu eri, mio sogno silente,

viva e presente

ed annunciavi con gli occhi

la visione,

prima che svanisse nella notte.

Il tuo canto allora sarebbe sorto

sovra le onde agitate dalla luna,

una profezia avrebbe illuminato

le stelle.

I giunchi alla foce del torrente

fremono testimoni

di quell'attesa.

Quali parole risonarono nella sera,

una dolce musica ?