Lungo il sentiero fra aspre montagne
mi elevai verso il cielo
amato da nubi,
nella mia giovinezza gioioso
e furente di speranze lontane.
Ah, la freschezza dei venti planava
su di me come un manto
di vita possente intessuto.
Avuto m’ebbi dal Fato
la visione radiosa e sublime
oltre le vette ed oltre gli orizzonti
ed oltre i ponti più arditi
a mondi remoti.
Travolto ne fui e trafitto
da nostalgia immensa,
e triste tornai nel volto
muto ed immoto.