lunedì 2 maggio 2011

La foresta

La divina foresta, spessa e viva,
mormoreggiava di tra i raggi lenta
e d'ogni fronda, d'ogni fiore auliva
dalla cima dorata all'erba spenta,

e il ruscello tortuoso s'insinuava
quale magica serpe fra giunchiglie;
su meandri azzurri e verdi arcava
gotica volta in corolle vermiglie.

Poi correva giù, per le vallate,
e si perdeva fra i massi, rigirava
ancor schiumante in onde intorbidate.

E nella bruma della piana immensa
poi si smarriva fra la messe densa,
e nell'ignota e oscura via entrava.

Nessun commento:

Posta un commento