sabato 26 settembre 2015

Johann W. Goethe, Le affinità elettive

Johann W. Goethe            Le affinità elettive           Milano, Mondadori, 1993



Risente l'opera motivi spinoziani oltre ad una apertura totale nei confronti del possibile e dunque anche del nichilismo e del mondo moderno, soprattutto per quanto attiene ai rapporti sociali. Capisco perché Nietzsche apprezzasse tanto Goethe.
Il finale del romanzo, i due amanti Edoardo e Ottilia sepolti nella stessa tomba monumentale, ricorda quello di Cime tempestose della Bronte, così come la fine per esaurimento fisico da inedia volontaria, che è la stessa di Heathcliff. Essendo il romanzo della Bronte del 1847 e questo del 1809 è chiaro pensare a un possibile influsso, se mai ci fu, dell'opera di Goethe sull'ispirazione dell'autrice inglese.

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