martedì 13 ottobre 2015

Il gesto







    - Quello è diventato pazzo,
    in quest'aula a fare un c... !
    - E perdirindirindina,
    ma che mano birichina !
    - Or si stracciano le vesti
    quando fanno tali gesti !
    - Sono proprio farisei
    ad odiar gli zebedei,
    essi che, e non è un lazzo,
    stanno lì per fare un c... !
    - La gentile deputata
    giustamente s'è indignata,
    tutti sanno anche chi sogna
    che ti porta la cicogna.
    - Ma quell'uomo, che volgare,
    non ha altro da pensare !
    - Certo a stare sull'assito
    poi ti viene del prurito.
    - Ma che dici è innominabile,
    tale cosa è imperdonabile,
    mi tortura proprio il cuore,
    quasi svengo per l'orrore !
    - Ma che turpe decadenza
    da attribuire all'ascendenza,
    pure i nostri amati avi,
    in materia molto savi,
    per non dire proprio quello
    designarono l'augello.
    - E che schiatta ora villana,
    pensa all'aquila romana !
    - A una stirpe superiore
    l'attributo era maggiore.
    Da che siamo tanto sotto
    a noi basta un passerotto,
    non abbiamo altro da fare
    che grattarci e cincischiare,
    poi ch'è gloria ormai appassita
    armeggiare con le dita.
    - E dov'è la dignità
    della carica che ha ?
    - E ti sembra ora il momento
    d'inveire contro il vento ?
    Il potere amico caro
    a sé reca un lustro raro,
    ma se dentro ancora cerco
    mi ritrovo nello sterco.
    - Sono queste menti rare
    al volere popolare ?
    Di noi tutti disgraziati
    sono questi gli avvocati ?
    Sono addetti a 'sti lavori
    questa sfilza di dottori ?
    - Il palato hanno più fino
    per le cene di Marino,
    e son pronti per orgoglio
    a cacare in Campidoglio.
    - Della patria son la crema,
    ma è un'Italia un poco scema,
    che si pone sul groppone
    chi le succia la pensione.
    - Tra le mani siamo stretti
    d'una banda di furetti.
    E per stare ancora a galla
    fanno come Caracalla,
    per aver tasse abbastanza
    tutti han cittadinanza.
    - Tutti siete buoni e belli
    ed un fiore di fratelli,
    ed in alto stiano i cuori
    a raccoglier pomidori !
    - Siete uguali tutti quanti,
    mano dietro e una davanti,
    io non sono certo omòfobo,
    ma mi sento un poco idròfobo
    quando vedo allo sconquasso
    un trionfo da smargiasso.
    Passo, passo dopo passo
    e le tasse ora v'abbasso,
    a promesse i parolai
    sono come i marinai.
    - E che fare allora a questo ?
    - A me basta solo un gesto,
    tanto sono un italiano,
    presta lingua e lesta mano,
    bravi a scrivere orazioni
    come il prete i suoi sermoni,
    mentre il coro sta in concordia
    a cantar misericordia !
    - State freschi o cittadini,
    buggerati e poverini,
    vede il mondo or a soqquadro
    e vi ruba a casa il ladro.
    Poveretto pure quello,
    il bisogno è cattivello,
    se qualcuno poi lo piglia
    non succeda un parapiglia !
    Non ti passi per la testa
    gli si possa far la festa,
    che se il ventre gli sbudelli
    ti ritrovi fra i cancelli.
    Perché pur ti meravigli ?
    Non sai a chi lo rassomigli ?
    Ma se alla televisione
    stanno sempre, pecorone !
    Sono i grandi, i magna magna,
    i devoti d'Alemagna,
    non risparmiano i mezzucci
    purché vinca Vanni Fucci !

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