lunedì 13 luglio 2020

Il cigno nero



Le ali si librano della notte

delle acque sullo specchio opaco,

e nere come braccia s'aprono

nel buco a tuffarsi dell'abisso,

ove di stelle un vagito vagola.

Si corica la bruma sulle colline

e plumbeo di cielo sul mare,

ma nel piccolo tuo stagno, scisso

dal mondo sinuoso, scivola

il cigno nero, macula di rimorso,

che tra rive divampa oscure

e ogni scintilla brucia.


Così moriva ogni speranza

di ritrovarti, e, alla lucida notte

di occhi spalancati, chiusi

la finestra estinta

della mia casa.


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