J'ai tant fait patience
Qu'à jamais j'oublie.
Craintes et souffrances
Aux cieux sont parties.
Et la soif malsaine
Obscurcit mes veines.
A. Rimbaud
“ Chanson de la plus
haute tour “
I
E, piangendo, vidi l'oro
e non potei bere.
Sognai la bella nel bosco
dormente
un'ancella del respiro
nascente,
mi colse il suo sorriso
nell'attimo di là dalla
riva
nella notte che non
s'avvera
fra la schiera delle
fuggenti forme,
come una morta innamorata
mi lasciò, regina dolce
amara.
II
O gelata effigie della
vita,
tempio dell'inetto pianto,
come duomo su colle
solitario
s'innalza nero nella
pioggia,
entro scintilla di lumi,
ed ella vaga in una danza
d'incantesimi colma ed
estasi.
Così sempre un diluvio
crescente,
l'acqua fluisce, scaturita
dalle ferite aperte del
cielo.
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