Charlotte Bronte
Jane Eyre ( 1847 )
Firenze, Giunti, 2011
Il
tema predominante del romanzo è il motivo dell'esclusione. Si tratta
con ogni probabilità di un motivo autobiografico, che unisce questo
romanzo a quello della sorella Emily. Jane è la reietta che nella
costanza di una autodisciplina improntata alla ragionevolezza e alla
moderazione viene ricompensata alla fine di molti tormenti interiori
e delusioni.
Il
personaggio di Rochester ha le caratteristiche dell'eroe romantico e,
naturalmente, byroniano. Nella scena della sciarada in occasione
della presenza di nobili ospiti alla residenza di Rochester, quando
Rochester impersona Eliezer e la signorina Ingram è nelle vesti di
Rebecca, l'immagine del personaggio coperto di scialli e con un
turbante in testa, dai tratti quasi arabi, richiama il famoso
ritratto di Lord Byron travestito da guerriero greco-turco col
turbante e i pugnali alla cintura. La stessa atleticità, l'umore a
volte tetro, a volte estroso, la maschia sicurezza sono attributi
dell'eroe modello, cioè sempre Byron.
Il
ritratto eseguito ( cap. 21 ) a casa della zia da Jane è il ritratto
dell'uomo fatale in questione, cioè Rochester, ma è chiaramente il
ritratto dell'uomo fatale dell'epoca, cioè Byron, perché del volto
del poeta inglese ha i tratti e l'espressione resi in modo molto
evidente.
Inoltre
l'atteggiamento di Jane nei confronti dell'uomo amato e che la ama, è
quello tipico di una femminista ante litteram. Si direbbe quello di
una zitella restia a concedersi al suo sogno, eppure incapace di
staccarsene. Questo è soprattutto evidente nei cap. 24 e 25, dove
Rochester le rivela il proprio amore e le propone di sposarlo. E' il
coronamento del sogno di Jane, ma ella prima di abbracciarlo intesse
una trama di ostacoli e di regole atti a mantenere in ogni caso la
sua indipendenza e fornirle una sorta di dominio sul maschio
generalmente indomito e selvaggio.
Il
successivo incontro con St. John Rivers ribadisce le ragioni del
cuore rispetto al senso del dovere e al controllo asfittico della
ragione, l'animo romantico di Jane è lo stesso dell'autrice e si
rivela completamente nella sua sudditanza al dominio del sentimento,
non contano le convenienze o le opportunità o i vantaggi sociali,
ciò che conta è l'amore.
Così
il ritorno e l'incontro con Rochester celebrano la vittoria
definitiva dell'amore, un amore assoluto, una dedizione totale
all'essere amato.
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