venerdì 21 aprile 2017

Charlotte Bronte, Jane Eyre

Charlotte Bronte Jane Eyre ( 1847 ) Firenze, Giunti, 2011




Il tema predominante del romanzo è il motivo dell'esclusione. Si tratta con ogni probabilità di un motivo autobiografico, che unisce questo romanzo a quello della sorella Emily. Jane è la reietta che nella costanza di una autodisciplina improntata alla ragionevolezza e alla moderazione viene ricompensata alla fine di molti tormenti interiori e delusioni.
Il personaggio di Rochester ha le caratteristiche dell'eroe romantico e, naturalmente, byroniano. Nella scena della sciarada in occasione della presenza di nobili ospiti alla residenza di Rochester, quando Rochester impersona Eliezer e la signorina Ingram è nelle vesti di Rebecca, l'immagine del personaggio coperto di scialli e con un turbante in testa, dai tratti quasi arabi, richiama il famoso ritratto di Lord Byron travestito da guerriero greco-turco col turbante e i pugnali alla cintura. La stessa atleticità, l'umore a volte tetro, a volte estroso, la maschia sicurezza sono attributi dell'eroe modello, cioè sempre Byron.
Il ritratto eseguito ( cap. 21 ) a casa della zia da Jane è il ritratto dell'uomo fatale in questione, cioè Rochester, ma è chiaramente il ritratto dell'uomo fatale dell'epoca, cioè Byron, perché del volto del poeta inglese ha i tratti e l'espressione resi in modo molto evidente.
Inoltre l'atteggiamento di Jane nei confronti dell'uomo amato e che la ama, è quello tipico di una femminista ante litteram. Si direbbe quello di una zitella restia a concedersi al suo sogno, eppure incapace di staccarsene. Questo è soprattutto evidente nei cap. 24 e 25, dove Rochester le rivela il proprio amore e le propone di sposarlo. E' il coronamento del sogno di Jane, ma ella prima di abbracciarlo intesse una trama di ostacoli e di regole atti a mantenere in ogni caso la sua indipendenza e fornirle una sorta di dominio sul maschio generalmente indomito e selvaggio.
Il successivo incontro con St. John Rivers ribadisce le ragioni del cuore rispetto al senso del dovere e al controllo asfittico della ragione, l'animo romantico di Jane è lo stesso dell'autrice e si rivela completamente nella sua sudditanza al dominio del sentimento, non contano le convenienze o le opportunità o i vantaggi sociali, ciò che conta è l'amore.
Così il ritorno e l'incontro con Rochester celebrano la vittoria definitiva dell'amore, un amore assoluto, una dedizione totale all'essere amato.





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