Mi
fossi apparsa
sui
verdi piani
nell'alone
d'un
roseo mattino,
mi
fossi apparsa
sui
floridi campi di Maggio
nella
luce meridiana,
che
danza tra i fiori
e
le onde del mare.
Nel
canto degli alati
si
diffonde la tua voce,
essa
si posa sulla mia fronte
come
sui fiori.
Tra
gli alberi si perde il richiamo,
ma
sorge sempre di nuovo,
la
solitaria melodia
attende.
Il solitario alato
perde
il suo canto
nella
melodia del cielo.
Essa
si riposa sulle foglie
e
sui fiori
e
indora i frutti
tra
le fronde,
la
melodia solitaria
dell'essere
silvano,
che
placa le ali canore
nel
candido manto
del
giorno.
E
tu dove,
luce
lontana,
te
ne andrai ?
Dove
rapirai
il
mio sogno ?
Muto
istante del giorno,
anelito
senza radici,
fuga
degli anni,
specchio
dei ricordi,
in
un'eco si frange
l'ultima
mia speranza.
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