Come
tra verdi foglie esala l'ultimo sogno,
nella
musica estatica del mattino
ricordo
la luce delle acque
marine
avvolgermi,
là
verso la riva, mentre l'ombra
mia
si muoveva sul fondo.
Era
tempo d'amore,
era
l'armonia del mondo
nella
luce e fra le ombre delle alte piante
ondeggianti
nel vento caldo.
L'ombra
e la luce come nell'anima.
E
tu sei stata solo un'ombra.
Musica
e danza della vita
sono
luci e ombre nell'anima
e
il pianto un rivolo che irrora
dei
sogni i fiori rigogliosi.
Il
merlo canta a primavera
quando
giunge alito dal mare
e
appare tra le foglie, trema
la
luce nelle verdi fiamme.
Tu,
verde fiamma che la luce irrora,
ora
t'aggiri nei meandri opachi del tempo,
ma
con l'alta luna torna
la
marea e un'onda scintillando
ancora
vive alla notturna brezza,
profumato
fiore, un petalo si placa
sulla
pelle ròrida, ambrata in cui si specchia
la
luce dei sogni.
Come
goccia s'effonde in acqua in ampi cerchi,
la
luce così nei tuoi occhi s'irradia
raggio
del tempo, oracolo di vita.
Come
allo specchio irradia la marea
il
fluire del tempo, tu certo non perdoni,
ma
puoi vivere forse ? Se non vivi tu sola
in
me ?
Incanto
dei giorni perduti, tenero fiore,
non
sei tu forse viva in me
ed
io non vivo forse in te ?
O
dolce speranza, solo nella morte
ci
diremo addio.
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