sabato 23 aprile 2022

Onda

 

Sei tornata onda del mare

della memoria a urtare

lieve e terribile alla riva

desolata che s'apre vinta

da te

e ti getti su lei, su me

disperata, dissolvendoti

e rinascendo sempre

come il respiro del giorno

quando sorge dalle acque

tremule e gelide

della notte.

Sei tornata dall'ombre nere

dell'esilio, dai sogni remoti

d'infanzia, conscia

della tua condanna.

Non porti più notizia

dei miraggi dell'orizzonte,

ma difficile è vincere

le speranze.

Ora consolami prima che la chioma

canuta mi privi dello specchio,

dimmi ancora parole in un brivido,

sussurrami una musica mai udita,

una nostalgia, un riparo

dove piangere i giorni perduti

e le aurore che più non vedranno

questi occhi.

Ora consolami con il tuo ultimo

amore, l'ultimo che mi accompagni

sino alla fine, quando lontano

mi porterai con te,

nell'immenso fluttuare canoro

di luce.


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