sabato 24 dicembre 2011

Scheda di lettura Walter Scott

Walter Scott    La sposa di Lammermoor  (1820)       Milano, Rizzoli, 1951
trad. di Oriana Previtali


P. 22  “ come i vasi di ferro e di terra della vecchia fiaba “ :  richiama subito l’espressione manzoniana nel I cap. de I promessi sposi.
P. 31 : dichiarazioni sul romanzo fatte tramite il personaggio di Dick Tinto, pittore, relative all’importanza della descrizione.
P. 71 : descrizione dello sconosciuto che salva Lucia e il padre dalla carica di un toro selvaggio. Vestito di nero, il volto pallido, la triste bellezza del personaggio richiama immediatamente il byronic hero. Byron è contemporaneo dell’autore.
P. 75 :  Lucia, salvata dal giovane Ravenswood, pensa continuamente a lui, a causa della solitudine che la circonda, non avendo occasione di distrarsi. Le osservazioni psicologiche dell’autore non sono per nulla inferiori a quelle di Manzoni, dov’è la gran novità della “ realtà del cuore umano “ ?
P. 127 : descrizione accurata dell’avanzare della tempesta intorno alla torre di Wolf ’s Crag : gioco di luci ed ombre il cui realismo ebbe molto probabilmente influsso sulla prosa di Manzoni.
P. 171 : allocuzione al lettore, come ne I promessi sposi. Come si vede Manzoni non è originale in questo.
NB : Lucia Ashton è bionda. E’ infatti logico che il nome Lucia si addica più a una fanciulla bionda che ad una bruna (lux). Le sue qualità morali sono peraltro quelle dell’innocenza e della purezza, non è perciò diversa, sotto questo aspetto, da Lucia Mondella.
P. 224 : uso della coordinazione, senza subordinate, per imitare il modo di esprimersi di un bambino ( Harry, fratello di Lucia ). Ricorda il discorso del barocciaio ne I promessi sposi, che accompagna Agnese e Lucia dalla monaca di Monza.
Qua e là trapelano sprazzi di umorismo veramente di buon gusto, come nel dialogo tra Bucklaw e Craigengelt alla fine del cap. XXI. In questo lo Scott si mostra più abile di Manzoni, il cui umorismo appare più velato, anche se efficace, le trovate dell’inglese seguono senza il minimo intoppo, argute e naturali come divertenti scene di teatro.
P. 282 : annotazione di carattere psicologico-moralistico, non diversa da tante manzoniane. Anche in questo Scott è più originale del Manzoni ( “ Cervantes osserva, con molta perspicacia …” ecc. ).
P. 343 : lo Scott cita il nome del capitan Fracassa. Evidentemente il romanzo di Gautier (1863) attinge a qualche precedente o leggenda.
P. 345 : è evidente che il modello di Ravenswood è fornito da Lord Byron : lineamenti bruni, consunti dal dolore e segnati da una febbre interiore, espressione fiera e feroce, una testa simile a quella di un busto di marmo.
Pagg. seguenti : un motivo topico del romanticismo è l’amore autentico contrapposto al matrimonio per interesse.

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