Il morbo infuria
il pan ci manca,
o Monti sventola
bandiera bianca !
Dei tuoi successi
ce ne freghiamo,
non siamo fessi,
non lavoriamo !
Dovunque piombano
tagli e tributi,
l’anziano mendica
sogni perduti.
Dal cielo piove
maledizione,
ora ci smuove
un’alluvione.
A chi sorridi ?
Dove ti volti ?
Non senti grida
di mille volti ?
Certo tu mieti
lodi ed allori,
sono ben lieti
d’oltralpe i cori.
Oh quanto ride
la dea tedesca
cui non par vero
che il colpo riesca !
L’Italia ammazza
solo col Patto,
viva, è una bazza,
ha colmo il piatto !
Soltanto il popolo
miete dolori,
ah quanto costano
i nuovi amori !
Europa e Italia
vanno a braccetto,
chi l’altra strozzi
è presto detto.
Povera patria
mezzo annacquata,
c’è pur chi spera
nella frittata !
O volto italico
come ti muti,
un po’ caucasico
e di Gibuti.
Che lingua parli ?
Questo è il problema,
“ esser non essere “,
sei quasi scema.
Non è dei posteri
l’ardua sentenza ?
Di tante scimmie
meglio far senza.
Questi al Liceo
fan marameo,
“ viva lo sballo
dell’intervallo ! “
Prole beata
e coccolata,
colma ha la tazza
di cioccolata.
Dov’è papino ?
Forse al confino.
La mamma ch’era ?
Donna in carriera.
Solo un fardello
è il bimbo bello,
vien su un vitello
senza cervello.
Prole di Roma
cura la chioma,
l’Italia è desta
dal colpo in testa.
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