Oh
che uomo, che portento !
Più
veloce è ancor del vento,
se
quest'anno troppo piove
lui
farà meglio di Giove !
Parla
sempre e il Parlamento
sta
stupito e abbassa il mento
e
la bocca più non fiata,
tutta
resta lì beata.
“ Non
rompetemi i coglioni,
onorevoli
mangioni,
siete
tanti e vi dimezzo
e
vi cambio per un pezzo.
D'ora
innanzi a faticare,
imparare
e poi sudare,
niente
ferie per Agosto
se
c'è fumo e non arrosto. “
Lui
riforma e rinnovella
e
l'Italia fa più bella.
Nuove
scuole e ferrovie
aeroporti
e seggiovie,
i
musei son rinnovati,
i
custodi licenziati,
per
la breccia ancora aperta
nella
reggia di Caserta
non
importa, nuovo è il mondo
che
ci dà da cima a fondo,
e
dal ciel che buono è in tutto
fette
piovon di prosciutto.
All'Europa
che ci spossa
lui
farà la voce grossa
e
in aiuto a Lampedusa
chiamerà
Germania ed USA,
forse
pure ( arduo è farlo ! )
Russia,
Cina e Montecarlo.
Poi
ad Arabi e Cinesi
ricchi
Russi e Giapponesi
venderà
le nostre ditte,
che
altrimenti sono fritte !
Ed
il popolo italiano
gli
darà certo una mano,
e
le tasse ancor cresciute
siano
ognora benvenute !
Egli
è il gran Riformatore,
delle
chiocciole il terrore,
al
pericolo fa scoglio
come
l'oche in Campidoglio.
“
Presto, presto la
riforma,
state
svegli e non si dorma,
io
non dormo e mi sostengo,
alla
linea non ci tengo. “
Nato
è con la camicia
che
il suo genio non inficia,
egli,
lo sappiamo, è nato
a
esser sempre candidato.
E'
un portento, un vero artista
che
si mette bene in vista,
“
brucia Roma “ è
la novella,
la
bugia scrive più bella,
poi
si mette per cantare
della
Patria sull'Altare.
“ Ci
ripensi un attimino,
brucia
solo Fiumicino ! “
Non
importa, egli è disposto
a
rimetter tutto a posto.
Ogni
cosa gli sta a cuore,
viva
il nuovo Imperatore !
Non
possiamo starne senza,
uomo
della Provvidenza !
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