sabato 2 gennaio 2016

Senofonte D'Efeso







Senofonte d'Efeso                    Le Efesiache   ( Abrocome e Anzia )             
                                                                                             Paris, Les Belles Lettres, 1962
                                               





II sec. d. C.

Libro I : delicata rappresentazione della passione d'amore di cui sono preda i due giovani. Pag. 9, riferimento interessante alla dea Iside ( l'oracolo ). Per cacciare la malinconia di Anzia sono chiamati indovini e sacerdoti che recitano formule in una lingua “ barbarica “.
Libro II, pag. 22 e precedenti : solita storia, tutti si innamorano di Abrocome, anche gli uomini, e di Anzia.
Linguaggio semplice, poco elaborato, talvolta costrutti verbali di tipo perifrastico, lessico comune, non raffinato come quello di Achille Tazio.
Pag. 33, libro II, sacrificio umano, i briganti della Cilicia si apprestano a sacrificare Anzia ( che però viene salvata ) appendendola a un albero e colpendola con le frecce. Vedi Frazer pag. 494, al capitolo “ Litierse “ del Ramo d'oro, dove parla dei sacrifici umani.
Pag. 42 : luogo comune del farmaco velenoso chiesto da Anzia per sottrarsi alle nozze con Perilao, il medico le propina un sonnifero. Si pensi alla funzione del sonnifero nel Romeo e Giulietta di Shakespeare. Naturalmente viene sepolta viva.
Pag. 44, VIII, 5, motivo romantico di Amore e Morte : “ Sono consacrata a due dei, Amore e Morte “ ecc. Così parla Anzia ritrovata viva nella tomba dai briganti.
Libro IV, pag. 50, preghiera di Abrocome al dio Helios. Pag. 52, preghiera di Anzia alla dea Iside ( cap. 2 e 3 ).
Libro IV, pag. 53 e seg. : due dei briganti si innamorano di Anzia. Il primo cerca di violentarla ma rimane ucciso, il secondo la soccorre mentre la fanciulla è in una fossa con due cani inferociti, condannata al supplizio dalla banda dei malfattori.
Libro V, pag. 58, cap. I. Abrocome si reca in Sicilia e qui incontra il pescatore Aighialeo che gli racconta la sua storia d'amore. L'amata Telsinoe, da poco morta, è stata da lui imbalsamata ed egli le parla come fosse ancora viva. Motivo presente già nell' Alcesti di Euripide ( vedi nota 1 alla stessa pagina ). Il racconto del pescatore ha un'intonazione decisamente romantica ante litteram. Infatti Abrocome esclama, compiangendo il proprio sventurato amore : “ … ed ora so veramente che l'amore vero non ha limite d'età. “
Pag. 65, libro V, cap. VII, 2 : la sorte di Anzia sottoposta a continue sventure che la rendono oggetto della libidine maschile appare simile a quella della virtuosa Justine del De Sade ( Les infortunes de la vertu, 1788 ) in effetti, dopo aver sedotto ed esser stata sedotta sempre contro la propria volontà, viene anche costretta a prostituirsi in un bordello.
Pag. 70. Abrocome durante il viaggio verso Efeso si ferma a Cipro per pregare la dea dei Ciprioti ( vedi Frazer ). Chi era questa dea ? Forse Astarte ?
Pag. 71. Leucone e Rode, servi di Abrocome, hanno eretto una stele in onore di Abrocome e Anzia nel tempio del dio Sole ( Helios ) a Rodi.
XIII, pag. 75 : Abrocome e Anzia si ritrovano grazie alla stele in onore di entrambi e all'aiuto dei loro servi Leucone e Rode, e ne sono grati alla gran dea Iside, nel cui tempio entrano, prosternandosi davanti al suo altare.
XIV, 2, 3, 4 : gli innamorati affermano ciascuno la propria fedeltà reciproca, mantenuta nonostante tante peripezie. In particolare Anzia enumera tutte le ardue prove ed insidie cui è stata sottoposta. E' un romanzo all'insegna della fedeltà coniugale.
XV, i due sposi si recano ad Efeso dove stabiliscono di trascorrere il resto della vita insieme ai loro fedeli servitori e all'ex brigante Hippotoo accompagnato dal bell'adolescente Clistene. Infatti il racconto si conclude con una celebrazione dell'amore eterosessuale, ma anche dell'amore paidico.

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