Senofonte d'Efeso
Le Efesiache ( Abrocome e Anzia )
Paris, Les Belles Lettres, 1962
II
sec. d. C.
Libro
I : delicata rappresentazione della passione d'amore di cui sono
preda i due giovani. Pag. 9, riferimento interessante alla dea Iside
( l'oracolo ). Per cacciare la malinconia di Anzia sono chiamati
indovini e sacerdoti che recitano formule in una lingua “ barbarica
“.
Libro
II, pag. 22 e precedenti : solita storia, tutti si innamorano di
Abrocome, anche gli uomini, e di Anzia.
Linguaggio
semplice, poco elaborato, talvolta costrutti verbali di tipo
perifrastico, lessico comune, non raffinato come quello di Achille
Tazio.
Pag.
33, libro II, sacrificio umano, i briganti della Cilicia si
apprestano a sacrificare Anzia ( che però viene salvata )
appendendola a un albero e colpendola con le frecce. Vedi Frazer pag.
494, al capitolo “ Litierse “ del Ramo d'oro,
dove parla dei sacrifici umani.
Pag.
42 : luogo comune del farmaco velenoso chiesto da Anzia per sottrarsi
alle nozze con Perilao, il medico le propina un sonnifero. Si pensi
alla funzione del sonnifero nel Romeo e Giulietta
di Shakespeare. Naturalmente viene sepolta viva.
Pag.
44, VIII, 5, motivo romantico di Amore e Morte : “ Sono consacrata
a due dei, Amore e Morte “ ecc. Così parla Anzia ritrovata viva
nella tomba dai briganti.
Libro
IV, pag. 50, preghiera di Abrocome al dio Helios. Pag. 52, preghiera
di Anzia alla dea Iside ( cap. 2 e 3 ).
Libro
IV, pag. 53 e seg. : due dei briganti si innamorano di Anzia. Il
primo cerca di violentarla ma rimane ucciso, il secondo la soccorre
mentre la fanciulla è in una fossa con due cani inferociti,
condannata al supplizio dalla banda dei malfattori.
Libro
V, pag. 58, cap. I. Abrocome si reca in Sicilia e qui incontra il
pescatore Aighialeo che gli racconta la sua storia d'amore. L'amata
Telsinoe, da poco morta, è stata da lui imbalsamata ed egli le parla
come fosse ancora viva. Motivo presente già nell' Alcesti
di Euripide ( vedi nota 1 alla stessa pagina ). Il racconto del
pescatore ha un'intonazione decisamente romantica ante litteram.
Infatti Abrocome esclama, compiangendo il proprio sventurato amore :
“ … ed ora so veramente che l'amore vero non ha limite d'età. “
Pag.
65, libro V, cap. VII, 2 : la sorte di Anzia sottoposta a continue
sventure che la rendono oggetto della libidine maschile appare simile
a quella della virtuosa Justine del De Sade ( Les
infortunes de la vertu, 1788
) in effetti, dopo aver sedotto ed esser stata sedotta sempre contro
la propria volontà, viene anche costretta a prostituirsi in un
bordello.
Pag.
70. Abrocome durante il viaggio verso Efeso si ferma a Cipro per
pregare la dea dei Ciprioti ( vedi Frazer ). Chi era questa dea ?
Forse Astarte ?
Pag.
71. Leucone e Rode, servi di Abrocome, hanno eretto una stele in
onore di Abrocome e Anzia nel tempio del dio Sole ( Helios ) a Rodi.
XIII,
pag. 75 : Abrocome e Anzia si ritrovano grazie alla stele in onore di
entrambi e all'aiuto dei loro servi Leucone e Rode, e ne sono grati
alla gran dea Iside, nel cui tempio entrano, prosternandosi davanti
al suo altare.
XIV,
2, 3, 4 : gli innamorati affermano ciascuno la propria fedeltà
reciproca, mantenuta nonostante tante peripezie. In particolare Anzia
enumera tutte le ardue prove ed insidie cui è stata sottoposta. E'
un romanzo all'insegna della fedeltà coniugale.
XV,
i due sposi si recano ad Efeso dove stabiliscono di trascorrere il
resto della vita insieme ai loro fedeli servitori e all'ex brigante
Hippotoo accompagnato dal bell'adolescente Clistene. Infatti il
racconto si conclude con una celebrazione dell'amore eterosessuale,
ma anche dell'amore paidico.
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