Nell'afa
dell'estate
giace
la stanza e il vento
risuona
intorno, fuori il verde
s'indora
degli aranci e s'agitano
le
foglie quasi onde del mare.
M'assale
la marea dei ricordi
al
canto delle cicale,
quando
volgevo il capo al futuro,
all'infinita
distesa azzurra
e
sedevo nella campagna assolata
ignaro
e pieno di speranze.
Avaro
il tempo le infranse
e
qui rimango rivolto al mare.
Ma
il sole indora le foglie degli aranci
che
s'agitano come le onde del mare,
cullate
dalla brezza. Il cielo azzurro
è
quasi bianco, una nuvola tenue traspare.
Trasalisce
il cuore. E' un attimo.
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