Alfred de Musset
La Confession d'un Enfant du siècle
Paris, Larousse, s. d.
( 1836
)
Nostalgico
dell'epoca napoleonica il romanziere compone una sorta di manifesto
del romanticismo.
Pag.
8 : “ Quand les enfants parlaient de gloire, on leur disait :
Faites-vous prêtres;
quand ils
parlaient d'ambition : Faites-vous prêtres; d'espérance, d'amour,
de force, de vie : Faites-vous prêtres ! “ Non si può fare a
meno di pensare al Julien Sorel di Stendhal ( Le
rouge et le noir
).
Pag.
11, descrizione dello stato d'animo della gioventù e in generale
degli uomini “virtuosi” del primo ottocento, subito dopo
Napoleone : “ Condamnés au repos par les souverains du monde,
livrés aux cuistres de toute espèce, à l'oisiveté et à l'ennui …
“ è la stessa atmosfera soffocante che si respira ne Le
rouge et le noir di Stendhal.
Pag.
12, motivi leopardiani : “ C'est la raison humaine qui a renversé
toutes les illusions; mais elle porte en elle-même
le deuil, afin qu'on
la console.”
Pagg.
12-13, Goethe e Byron sono ritenuti i principali responsabili della
malattia del secolo, della perdita di tutte le illusioni, del non
credere più in nulla.
Cap.
III, atteggiamento disperato d'un amante romantico nei confronti di
una bella maîtresse. La sincerità dell'amore si rivela una chimera.
E la donna fatale, come al solito, rivela il proprio cinismo.
Pag.
27, masochismo. Porta sul petto un medaglione col ritratto della sua
maîtresse attaccato a una placca di metallo irta di chiodi in modo
tale che ad ogni movimento le punte lo tormentano.
Cap.
V, discorso di Desgenais, amico del protagonista, sulle donne. Octave
è stato deluso nell'amore verso la propria maîtresse, ha anche
affrontato il rivale in duello, ne è stato ferito ed ora si trova in
camera sua in preda alla disperazione. La sintesi del discorso di
Desgenais è che l'amore non esiste. ( Forse il romanzo di Schlegel,
Lucinde, può aver
qualche importanza a questo riguardo ? )
Cap.
VI, tentativo di seduzione da parte di un'amica della sua
ex-maîtresse, che viene respinto. Seguono fino al cap. IX diversi
tentativi di liberarsi dall'ossessione amorosa che però falliscono.
Cap.
IX, disperato si ubriaca in una bettola, ma qui viene soccorso da una
giovane donna misteriosa che assomiglia terribilmente alla sua
maîtresse.
Seconda
parte, cap. I. Dopo una notte trascorsa con una cortigiana, mentre
pensa di farla finita con un colpo di pistola alla tempia, arriva il
suo amico Desgenais insieme ad altri due e gli comunica la notizia
che la sua ex- maîtresse ha tradito anche il suo rivale, perché già
dall'epoca dei suoi amori felici ella conduceva un ménage à trois.
Cap.
III, Desgenais cerca di corromperlo cedendogli la sua amante
prezzolata, una giovane donna bellissima che si vende a causa
dell'estrema povertà, ma il nostro non accetta di trascorrere la
notte con lei, dal momento che si è accorto che costei ama
l'insensibile Desgenais. A questo punto segue una lunga riflessione
sul rapporto puramente fisico tra i sessi, che il protagonista
considera un comportamento inumano e bestiale.
Segue
l'avventura di qualche ora con l'italiana Marco, bellissima bruna
napoletana. Il protagonista non si affida più ai sensi ma ad una
sensibilità che gli fa senza dubbio onore.
Parte
terza, cap. IV e V ( pag. 89 ). Conosce la virtuosa M.me Pierson,
giovane benefattrice che si dedica ad alleviare le sofferenze dei
poveri contadini. E' inutile dire che se ne innamora.
La
scena d'amore del cap. VI è di un'ingenuità veramente sorprendente,
viene quasi da ridere. Qui de Musset poteva immaginare qualcosa di
meglio, decisamente sembra di leggere un romanzo rosa anche scadente.
Cap.
XI, tirata retorica sull'amore dai toni esaltati, d'un
sentimentalismo da romanzo rosa. E' probabile però che l'autore sia
sincero.
Pag.
120, complicazioni sentimentali dovute alla gelosia e al sospetto
nati durante il periodo di disordine morale seguente ai suoi primi
deludenti amori all'epoca dell'amicizia con Desgenais. Tanti scrupoli
e ossessioni sentimentali risultano stucchevoli.
Quatrième
partie, cap. I : la narrazione della nascita e sviluppo del
sentimento della gelosia è qui veramente ben riuscita, l'autore è
buon psicologo ma questa sua dote si rivela a tratti, insomma
l'artista manca di costanza. Ora Octave pensa in seguito ad
insinuazioni del prete Mercanson che Brigitte ( M.me Pierson )
l'abbia tradito e lo tradisca con M. Dalens, un ricco proprietario,
ma Brigitte pur offesa gli fa intendere che i suoi sospetti non hanno
fondamento.
Pag.
125, espressione metaforica : “ Comme le
zinc, ce demi-métal, tiré de la veine bleuâtre où il dort dans la
calamine, fait jaillir de lui-même un rayon du soleil en approchant
du cuivre vierge, ainsi les baisers de Brigitte réveillèrent peu à
peu dans mon cœur ce que j’y portais enfoui. “
Per
il resto i capricci dovuti a un passato di debosciato hanno qualcosa
di cerebrale.
“ Il
y avait de certains jours où je me sentais, dès le matin, une
disposition d’esprit si bizarre qu’il est impossible de la
qualifier. Je me réveillais, sans motif, comme un homme qui a fait
la veille un excès de table qui l’a épuisé. Toutes les
sensations du dehors me causaient une fatigue insupportable, tous les
objets connus et habituels me rebutaient et m’ennuyaient; si je
parlais, c’était pour tourner en ridicule ce que disaient les
autres, ou ce que je pensais moi-même. Alors, étendu sur un canapé
et comme incapable de mouvement, je faisais manquer de propos
délibéré toutes les parties de promenade que nous avions
concertées la veille; j’imaginais de rechercher dans ma mémoire
ce que, durant mes bons moments, j’avais pu dire de mieux senti et
de plus sincèrement tendre à ma chère maîtresse, et je n’étais
satisfait que lorsque mes plaisanteries ironiques avaient gâté et
empoisonné ces souvenirs des jours heureux. « Ne pourriez-vous pas
me laisser cela ? me demandait tristement Brigitte. S’il y a en
vous deux hommes si différents, ne pourriez-vous, quand le mauvais
se lève, vous contenter d’oublier le bon ? “
Pag.
135, ingenuità. I trascorsi di Brigitte sembrano quelli della
Justine del De Sade. Nelle pagine seguenti d'altronde il protagonista
continua a torturare psicologicamente la povera Brigitte, tanto da
suscitare i pettegolezzi del villaggio sul suo strano comportamento e
molte calunnie sul conto di lei. Alla morte della zia presso la quale
vive, Brigitte afflitta dal dolore è decisa a partire, ma viene
trattenuta da Octave, che nonostante tutto anche inconsapevolmente
continua a tormentarla. NB Octave è anche il nome del protagonista
dell'Armance di
Stendhal, anch'egli torturatore della povera Armance, ma per altro
motivo e cioè per il fatto di essere impotente e condannato
all'impossibilità di amare.
Pag.
144 ( cap. VI ) il protagonista comincia a dare i numeri ( alternanza
di umore, un po' fa il geloso e un po' l'adorante ). L'autore ci
presenta un caso clinico, viene da ridere.
Sino
alla parte V è un crescendo di follia sino a che il protagonista
decide di partire abbandonando la donna. Ma questa non lo lascia
assolutamente e così i due se ne vanno a Parigi dove progettano un
lungo viaggio. Niente di più inverosimile ! Siamo di fronte a un
romanticismo da romanzo rosa.
Sennonché
ecco l'entrata in scena di un conoscente di Brigitte, un certo Smith,
che scatena in Octave un accesso di gelosia crescente e patologica (
pag. 170 e seg. ).
La
gelosia di Octave lo determina alla separazione da Brigitte,
nonostante tutti i tentativi della donna per farlo desistere. Alla
fine Brigitte cade estenuata e si addormenta in un sonno simile alla
morte. E qui Octave accusa se stesso in un lungo discorso pieno di
disperazione alla Werther ( pag. 192-193 ). Insieme alla scoperta, da
parte di Octave, di una lettera di Smith dalla quale risulta che
l'uomo è amante di Brigitte, Octave prende la definitiva decisione,
che del resto avrebbe preso in ogni caso, di lasciare per sempre
Brigitte. L'ultimo capitolo è dedicato al malinconico addio dei due
amanti.
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