giovedì 2 aprile 2015

Alfred de Musset, La confession d'un enfant du siècle.






 
Alfred de Musset     La Confession d'un Enfant du siècle           Paris, Larousse, s. d.
                                                         ( 1836 )



Nostalgico dell'epoca napoleonica il romanziere compone una sorta di manifesto del romanticismo.
Pag. 8 : “ Quand les enfants parlaient de gloire, on leur disait : Faites-vous prêtres; quand ils parlaient d'ambition : Faites-vous prêtres; d'espérance, d'amour, de force, de vie : Faites-vous prêtres ! “ Non si può fare a meno di pensare al Julien Sorel di Stendhal ( Le rouge et le noir ).
Pag. 11, descrizione dello stato d'animo della gioventù e in generale degli uomini “virtuosi” del primo ottocento, subito dopo Napoleone : “ Condamnés au repos par les souverains du monde, livrés aux cuistres de toute espèce, à l'oisiveté et à l'ennui … “ è la stessa atmosfera soffocante che si respira ne Le rouge et le noir di Stendhal.
Pag. 12, motivi leopardiani : “ C'est la raison humaine qui a renversé toutes les illusions; mais elle porte en elle-même le deuil, afin qu'on la console.”
Pagg. 12-13, Goethe e Byron sono ritenuti i principali responsabili della malattia del secolo, della perdita di tutte le illusioni, del non credere più in nulla.
Cap. III, atteggiamento disperato d'un amante romantico nei confronti di una bella maîtresse. La sincerità dell'amore si rivela una chimera. E la donna fatale, come al solito, rivela il proprio cinismo.
Pag. 27, masochismo. Porta sul petto un medaglione col ritratto della sua maîtresse attaccato a una placca di metallo irta di chiodi in modo tale che ad ogni movimento le punte lo tormentano.
Cap. V, discorso di Desgenais, amico del protagonista, sulle donne. Octave è stato deluso nell'amore verso la propria maîtresse, ha anche affrontato il rivale in duello, ne è stato ferito ed ora si trova in camera sua in preda alla disperazione. La sintesi del discorso di Desgenais è che l'amore non esiste. ( Forse il romanzo di Schlegel, Lucinde, può aver qualche importanza a questo riguardo ? )
Cap. VI, tentativo di seduzione da parte di un'amica della sua ex-maîtresse, che viene respinto. Seguono fino al cap. IX diversi tentativi di liberarsi dall'ossessione amorosa che però falliscono.
Cap. IX, disperato si ubriaca in una bettola, ma qui viene soccorso da una giovane donna misteriosa che assomiglia terribilmente alla sua maîtresse.
Seconda parte, cap. I. Dopo una notte trascorsa con una cortigiana, mentre pensa di farla finita con un colpo di pistola alla tempia, arriva il suo amico Desgenais insieme ad altri due e gli comunica la notizia che la sua ex- maîtresse ha tradito anche il suo rivale, perché già dall'epoca dei suoi amori felici ella conduceva un ménage à trois.
Cap. III, Desgenais cerca di corromperlo cedendogli la sua amante prezzolata, una giovane donna bellissima che si vende a causa dell'estrema povertà, ma il nostro non accetta di trascorrere la notte con lei, dal momento che si è accorto che costei ama l'insensibile Desgenais. A questo punto segue una lunga riflessione sul rapporto puramente fisico tra i sessi, che il protagonista considera un comportamento inumano e bestiale.
Segue l'avventura di qualche ora con l'italiana Marco, bellissima bruna napoletana. Il protagonista non si affida più ai sensi ma ad una sensibilità che gli fa senza dubbio onore.
Parte terza, cap. IV e V ( pag. 89 ). Conosce la virtuosa M.me Pierson, giovane benefattrice che si dedica ad alleviare le sofferenze dei poveri contadini. E' inutile dire che se ne innamora.
La scena d'amore del cap. VI è di un'ingenuità veramente sorprendente, viene quasi da ridere. Qui de Musset poteva immaginare qualcosa di meglio, decisamente sembra di leggere un romanzo rosa anche scadente.
Cap. XI, tirata retorica sull'amore dai toni esaltati, d'un sentimentalismo da romanzo rosa. E' probabile però che l'autore sia sincero.
Pag. 120, complicazioni sentimentali dovute alla gelosia e al sospetto nati durante il periodo di disordine morale seguente ai suoi primi deludenti amori all'epoca dell'amicizia con Desgenais. Tanti scrupoli e ossessioni sentimentali risultano stucchevoli.
Quatrième partie, cap. I : la narrazione della nascita e sviluppo del sentimento della gelosia è qui veramente ben riuscita, l'autore è buon psicologo ma questa sua dote si rivela a tratti, insomma l'artista manca di costanza. Ora Octave pensa in seguito ad insinuazioni del prete Mercanson che Brigitte ( M.me Pierson ) l'abbia tradito e lo tradisca con M. Dalens, un ricco proprietario, ma Brigitte pur offesa gli fa intendere che i suoi sospetti non hanno fondamento.
Pag. 125, espressione metaforica : “ Comme le zinc, ce demi-métal, tiré de la veine bleuâtre où il dort dans la calamine, fait jaillir de lui-même un rayon du soleil en approchant du cuivre vierge, ainsi les baisers de Brigitte réveillèrent peu à peu dans mon cœur ce que j’y portais enfoui. “
Per il resto i capricci dovuti a un passato di debosciato hanno qualcosa di cerebrale.
Il y avait de certains jours où je me sentais, dès le matin, une disposition d’esprit si bizarre qu’il est impossible de la qualifier. Je me réveillais, sans motif, comme un homme qui a fait la veille un excès de table qui l’a épuisé. Toutes les sensations du dehors me causaient une fatigue insupportable, tous les objets connus et habituels me rebutaient et m’ennuyaient; si je parlais, c’était pour tourner en ridicule ce que disaient les autres, ou ce que je pensais moi-même. Alors, étendu sur un canapé et comme incapable de mouvement, je faisais manquer de propos délibéré toutes les parties de promenade que nous avions concertées la veille; j’imaginais de rechercher dans ma mémoire ce que, durant mes bons moments, j’avais pu dire de mieux senti et de plus sincèrement tendre à ma chère maîtresse, et je n’étais satisfait que lorsque mes plaisanteries ironiques avaient gâté et empoisonné ces souvenirs des jours heureux. « Ne pourriez-vous pas me laisser cela ? me demandait tristement Brigitte. S’il y a en vous deux hommes si différents, ne pourriez-vous, quand le mauvais se lève, vous contenter d’oublier le bon ? “
Pag. 135, ingenuità. I trascorsi di Brigitte sembrano quelli della Justine del De Sade. Nelle pagine seguenti d'altronde il protagonista continua a torturare psicologicamente la povera Brigitte, tanto da suscitare i pettegolezzi del villaggio sul suo strano comportamento e molte calunnie sul conto di lei. Alla morte della zia presso la quale vive, Brigitte afflitta dal dolore è decisa a partire, ma viene trattenuta da Octave, che nonostante tutto anche inconsapevolmente continua a tormentarla. NB Octave è anche il nome del protagonista dell'Armance di Stendhal, anch'egli torturatore della povera Armance, ma per altro motivo e cioè per il fatto di essere impotente e condannato all'impossibilità di amare.
Pag. 144 ( cap. VI ) il protagonista comincia a dare i numeri ( alternanza di umore, un po' fa il geloso e un po' l'adorante ). L'autore ci presenta un caso clinico, viene da ridere.
Sino alla parte V è un crescendo di follia sino a che il protagonista decide di partire abbandonando la donna. Ma questa non lo lascia assolutamente e così i due se ne vanno a Parigi dove progettano un lungo viaggio. Niente di più inverosimile ! Siamo di fronte a un romanticismo da romanzo rosa.
Sennonché ecco l'entrata in scena di un conoscente di Brigitte, un certo Smith, che scatena in Octave un accesso di gelosia crescente e patologica ( pag. 170 e seg. ).
La gelosia di Octave lo determina alla separazione da Brigitte, nonostante tutti i tentativi della donna per farlo desistere. Alla fine Brigitte cade estenuata e si addormenta in un sonno simile alla morte. E qui Octave accusa se stesso in un lungo discorso pieno di disperazione alla Werther ( pag. 192-193 ). Insieme alla scoperta, da parte di Octave, di una lettera di Smith dalla quale risulta che l'uomo è amante di Brigitte, Octave prende la definitiva decisione, che del resto avrebbe preso in ogni caso, di lasciare per sempre Brigitte. L'ultimo capitolo è dedicato al malinconico addio dei due amanti.



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