G. D’Annunzio Il
libro segreto Milano, Mondadori,
1977
Il Correggio mi dà una giovine dama molle, nivea, rosea
soltanto nelle piante de’ piedi, nelle punte delle dita. una forma bestiale,
una sorta di mostruosa nuvola grigia l’abbranca. una zampa grigia passa di
sotto all’ascella della Inachia. e tutto quel grigiore nùbilo si gonfia
d’impudicizia come d’una burrasca d’agosto; e vi s’intravvede la faccia del
marito di Giuno rabidamente popputa che pur in grazia di Eurimedonte e d’altri
giganteschi maschi aveva fornito di corna il Massimo prima ch’ei si mutasse in
toro al ratto della bianchissima figlia d’Agenore !
E il Tintoretto, togliendo ai vecchioni la carne di Susanna
della tribù di Giuda, la dona in gloria al pagano Sole.
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