G. D'Annunzio, Il
libro segreto, Milano, Oscar Mondadori, 1977
“La grandezza di
un'opera non si misura al numero dei suffragi che l'accolgono ma sì
bene all'impulso ch'ella determina in rari spiriti chiusi, all'ansia
subitanea ch'ella solleva in un uomo d'azione o d'accidia o di
mercatura, alla perplessità straziante ch'ella agita in una sorte
già resoluta.” (p. 224)
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