sabato 15 febbraio 2014

Istakar, 16

Quando a me la finestra aperse Amore
nell'oscura casa immota, ricinta
dell'alba e con il grembo in fiore
ella m'apparve sulla via sospinta

dalla malia dell'eterno errore
nelle pupille ed in suo canto avvinta,
carminia veste nel purpureo ardore
da cornucopia dell'abisso attinta.

Nell'universo palpitante cuore
oltre le soglie della morte estinta,
fra i canti occidui, fulgido rubore,

ella m'apparve tra i corsieri accinta
igneo sul cocchio, ebbra di furore,
di sangue al vento nelle chiome tinta.





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