martedì 24 giugno 2014

Alfredo Oriani

Alfredo Oriani     No      Milano, A. Barion, 1924



Abile psicologo. Notevole il ritratto dell'animo di Ida, soprattutto ( pag. 37 ) le sue impressioni e pensieri sulla camera della serva Lucia e di suo marito, le fantasie di Ida su quanto poteva accadere in quel letto !
Nelle pagine seguenti la “ storia d'amore “ tra Ida e il gobbo rasenta attimi di sublime pathos.
Pag. 71 : “ la volontà era la suprema delle forze : Balzac e Schopenhauer lo avevano provato. “
Pag. 117 : Ida donna fatale fa innamorare di sé un duca ( ma non gli si concede, per il momento ). Bella l'immagine di lei che porge la testa perché il duca, già piuttosto maturo, vi deponga una perla, tratta da una collana offertale in pegno d'amore.
Sino a pag. 139 c' è un crescendo drammatico che vede Ida innamorarsi del conte Enrico promesso sposo di Iela, segue scena concitata e follemente passionale del tentativo di seduzione da parte di Ida nei confronti del conte, proprio la prima notte, dopo il matrimonio. Respinta da Enrico e da Iela che ha scoperto ogni cosa, Ida dopo una cavalcata furiosa nella notte si dirige al palazzo del vecchio duca e, accoltavi, ne diviene l'amante.
Pagg. 178-179 : filosofia dell'arredamento ( di Poe ). Lo scrittore americano viene citato dopo aver dannunzianamente descritto la camera di Ida nel palazzo del duca. Oriani stilisticamente sembra una via di mezzo tra D'Annunzio e Federico Tozzi.
Ida amoreggia col duca e il conte Enrico ( interessante questo mènage à trois ), quindi introduce, una volta sola, il capitano Buondelmonti, altro suo spasimante, e lo minaccia per aver voluto venderle il cavallo regalatogli dalla contessa Cerri, amante di lui. Inoltre gli rivela di avere avuto tramite il conte Enrico la lettera in cui la contessa Cerri gli rinfaccia un duello pretestuoso per attribuirle un falso amante e così non sentirsi più in debito ( pag. 192 ). A questo punto il destino del conte Enrico è segnato, sfidato a duello da Buondelmonti.
Bella la scena della vendetta di Ida che fa venire nel suo appartamento Iela per mostrarle il marito conte Enrico, sorpreso dopo una notte di orgia con lei. Non c'è dubbio, Ida è feroce e spietata come una bella e fosca pantera.
Il conte Enrico muore in duello contro il capitano Buondelmonti.
Nell'ultimo capitolo Ida lascia il duca dopo una scena d'addio e si affida al suo destino.
Interessante è il rapporto col professor Savelli, suo vecchio insegnante alle magistrali. Ida lo ama inconsciamente e a lui ricorre ogniqualvolta la sua psiche entra in crisi. E' una sorta di maestro spirituale, anch'egli inconsciamente innamorato di Ida.


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