Alfredo
Oriani No Milano, A. Barion, 1924
Abile
psicologo. Notevole il ritratto dell'animo di Ida, soprattutto ( pag.
37 ) le sue impressioni e pensieri sulla camera della serva Lucia e
di suo marito, le fantasie di Ida su quanto poteva accadere in quel
letto !
Nelle
pagine seguenti la “ storia d'amore “ tra Ida e il gobbo rasenta
attimi di sublime pathos.
Pag.
71 : “ la volontà era la suprema delle forze : Balzac e
Schopenhauer lo avevano provato. “
Pag.
117 : Ida donna fatale fa innamorare di sé un duca ( ma non gli si
concede, per il momento ). Bella l'immagine di lei che porge la testa
perché il duca, già piuttosto maturo, vi deponga una perla, tratta
da una collana offertale in pegno d'amore.
Sino
a pag. 139 c' è un crescendo drammatico che vede Ida innamorarsi del
conte Enrico promesso sposo di Iela, segue scena concitata e
follemente passionale del tentativo di seduzione da parte di Ida nei
confronti del conte, proprio la prima notte, dopo il matrimonio.
Respinta da Enrico e da Iela che ha scoperto ogni cosa, Ida dopo una
cavalcata furiosa nella notte si dirige al palazzo del vecchio duca
e, accoltavi, ne diviene l'amante.
Pagg.
178-179 : filosofia dell'arredamento ( di Poe ). Lo scrittore
americano viene citato dopo aver dannunzianamente descritto la camera
di Ida nel palazzo del duca. Oriani stilisticamente sembra una via di
mezzo tra D'Annunzio e Federico Tozzi.
Ida
amoreggia col duca e il conte Enrico ( interessante questo mènage à
trois ), quindi introduce, una volta sola, il capitano Buondelmonti,
altro suo spasimante, e lo minaccia per aver voluto venderle il
cavallo regalatogli dalla contessa Cerri, amante di lui. Inoltre gli
rivela di avere avuto tramite il conte Enrico la lettera in cui la
contessa Cerri gli rinfaccia un duello pretestuoso per attribuirle un
falso amante e così non sentirsi più in debito ( pag. 192 ). A
questo punto il destino del conte Enrico è segnato, sfidato a duello
da Buondelmonti.
Bella
la scena della vendetta di Ida che fa venire nel suo appartamento
Iela per mostrarle il marito conte Enrico, sorpreso dopo una notte di
orgia con lei. Non c'è dubbio, Ida è feroce e spietata come una
bella e fosca pantera.
Il
conte Enrico muore in duello contro il capitano Buondelmonti.
Nell'ultimo
capitolo Ida lascia il duca dopo una scena d'addio e si affida al suo
destino.
Interessante
è il rapporto col professor Savelli, suo vecchio insegnante alle
magistrali. Ida lo ama inconsciamente e a lui ricorre ogniqualvolta
la sua psiche entra in crisi. E' una sorta di maestro spirituale,
anch'egli inconsciamente innamorato di Ida.
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