venerdì 27 giugno 2014

Giovanni Boine

Giovanni Boine      Il peccato ( 1913 )       Milano, Garzanti, 1983



Stile assolutamente originale, anticipa Gadda. Molto curata l'analisi psicologica, l'influsso dell'ambiente sull'animo del personaggio, le sue più intime sensazioni, i suoi pensieri. Si può parlare anche di flusso di coscienza.
Pag. 69 : dissidio interiore tra la passione e l'aspirazione alle “ più pure attività spirituali “. Il personaggio assomiglia al Corrado Silla di Malombra.
NB a pag. 63 cita Barrili, come lettura amena del maestro del luogo, che ne ha inviato un romanzo alla ex monaca forse per conquistarne le grazie.
A pag. 67 cita i romanzi di Hugo, I miserabili e Notre-Dame de Paris. L'autore rivela una straordinaria personalità sebbene disordinata. Potrebbero aver suggerito l'immagine della monaca innamorata quei versi di Foscolo nelle Grazie ( anche se non necessariamente riferentisi a una monaca ) :
Come nel chiostro vergine romita, …
sente il Nume, ed al cembalo s'asside,
e del piè e delle dita e dell'errante
estro e degli occhi vigili alle note
sollecita il suo cembalo ispirata;
ma se improvvise rimembranze Amore
in cor le manda … “
( vv. 303 – 310 ) 


 

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