Giovanni
Boine Il peccato ( 1913 ) Milano,
Garzanti, 1983
Stile
assolutamente originale, anticipa Gadda. Molto curata l'analisi
psicologica, l'influsso dell'ambiente sull'animo del personaggio, le
sue più intime sensazioni, i suoi pensieri. Si può parlare anche di
flusso di coscienza.
Pag.
69 : dissidio interiore tra la passione e l'aspirazione alle “ più
pure attività spirituali “. Il personaggio assomiglia al Corrado
Silla di Malombra.
NB
a pag. 63 cita Barrili, come lettura amena del maestro del luogo, che
ne ha inviato un romanzo alla ex monaca forse per conquistarne le
grazie.
A
pag. 67 cita i romanzi di Hugo, I miserabili e Notre-Dame
de Paris. L'autore rivela una straordinaria personalità sebbene
disordinata. Potrebbero aver suggerito l'immagine della monaca
innamorata quei versi di Foscolo nelle Grazie ( anche se non
necessariamente riferentisi a una monaca ) :
“ Come
nel chiostro vergine romita, …
… sente
il Nume, ed al cembalo s'asside,
e
del piè e delle dita e dell'errante
estro
e degli occhi vigili alle note
sollecita
il suo cembalo ispirata;
ma
se improvvise rimembranze Amore
in
cor le manda … “
(
vv. 303 – 310 )
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