Odio
il tempo tiranno ed il timore,
e
dei borghesi l'invidia folle
di
sogni alborei al fiammeo colle
alla
finestra che mi apriva Amore.
Danza
di fauni alle ninfe sposa,
dalla
dimora dell'ombre lontana;
fluttuosa
sinfonia, armonia ramosa,
rapita
ai campi fuga meridiana.
Avide
nari al piacere dell'aria
nei
prati gioiosi e lieve canto
rubeo
tra i rami all'acqua luminosa,
fra
l'arse foglie in fruscio varia.
Iride
fulva di fauno amorosa
amo
e tenui note e umbrato incanto.
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