domenica 19 gennaio 2014

Istakar, 8

 

 
Furioso al fischio della frusta corri
corsiero mio, corri e nitrisci igneo,
mordi il vento marino. A rupi incorri,
ad abissi viscosi e limo tigneo.

Giù, dalla roccia va ed inventra
alla bocca in crepolii sulfurei
là, voragine di torce e murmurei
cori di morti. Là, a Istakar entra !

Oh, e dove sono delle mandore
l'aulite voci, e dove le fronde
delle cerule canne al caldo sole ?

Tra le rovine muscose il candore
e il gioco delle glauche chiome, sponde
sazie di veli all'avide parole.

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